I Fitocannabinoidi nel trattamento della psoriasi

Psoriasi
Tra le malattie della pelle, le patologie autoimmuni sono relativamente comuni. Tra le
dermatosi, una delle più diffuse è la psoriasi, una malattia infiammatoria cronica ad
eziologia complessa. Lo sviluppo della psoriasi è associato all’azione di fattori
ambientali, principalmente su individui geneticamente predisposti, che porta
all’attivazione delle cellule immunitarie con conseguente infiammazione cronica.

Artrite psoriasica

Una
percentuale dei pazienti sviluppa una artrite psoriasica, una malattia progressiva
delle articolazioni che si manifesta con lesioni cutanee e dolore, rigidità e gonfiore delle
articolazioni.
Nella forma classica, la psoriasi volgare, le lesioni cutanee si intensificano a causa
dell’eccessiva proliferazione di cheratinociti e dall’accumulo epidermico. Nei
cheratinociti e nei fibroblasti si riscontra un aumento dell’attività degli enzimi
responsabili della produzione di ROS, con conseguente aumento del livello, nonché la
deregolazione della capacità antiossidante.

Stress ossidativo

Lo stress ossidativo si verifica sia nelle
cellule dell’epidermide che nel derma e incentiva le modificazioni ossidative dei lipidi e
delle proteine. I dati indicano chiaramente che le cause dei meccanismi patologici
delle malattie cutanee, oltre ai processi infiammatori, è uno squilibrio tra i livelli di ROS
e l’efficacia degli antiossidanti endogeni, per cui una farmacoterapia efficace include
preparati con effetti sia antiossidanti che anti-infiammatori.
E’ stata studiata l’influenza dei fitocannabinoidi sui cambiamenti metabolici e sui
disturbi della funzione derivanti da malattie della pelle. Essi influenzano, attraverso
l’azione diretta o l’interazione con i recettori accoppiati a proteine G, i livelli di ROS e di
citochine e modificano l’efficacia del fattore di trascrizione responsabile della biosintesi
degli elementi che portano allo stress ossidativo e alle sue conseguenze. Uno dei
fitocannabinoidi più studiati per una farmacoterapia topica della psoriasi è il CBD. E’
dimostrata la sua azione sui cheratinociti, di cui riduce le modificazioni ossidative, in
particolare delle membrane cellulari, compresi i fosfolipidi e, indipendentemente dalla
riduzione delle condizioni pro-ossidative, il CBD modula anche l’efficacia del sistema
antiossidante. Il CBD porta ad una riduzione dei cambiamenti nell’attività ossidativa
derivanti dalla psoriasi, il che è chiaramente indicato dal livello ridotto dei prodotti di
modificazione ossidativa di questi composti presenti nei cheratinociti e nei fibroblasti di
pazienti con psoriasi. Inoltre, si osserva un cambiamento nell’espressione dei recettori
endocannabinoidi CB1, CB2, TPRV, e PPAR, che porta ad una diminuzione dei livelli
di ROS e di citochine proinfiammatorie e della proliferazione cellulare.
Oltre i dati sull’influenza del CBD, altri dati della letteratura indicano che anche altri
fitocannabinoidi ( THC, CBN e CBG) inibiscono la proliferazione dei cheratinociti
(intensificata dalla psoriasi) in modo dosaggio-dipendente. Sono stati studiati sia i
singoli fitocannabinoidi, sia gli estratti,, mostrando, oltre alle attività antiossidanti e
antinfiammatorie, effetti antibatterici, antiacne e antiinvecchiamento.
Il CBG è un ottimo candidato per la terapia, sia usato isolatamente che in
combinazione. L’unguento al CBD è efficace sui keratinociti dei pazienti psoriasi e
contribuisce alla riduzione della farmacoterapia analgesica
. L’olio contenente THC e
CBD ha la capacità di accelerare la guarigione delle ferite e riduce la formazione di
vesciche nelle persone con Epidermiosi Bollosa.
Le grandi potenzialità terapeutiche della cannabis nelle malattie della pelle e nella
psoriasi hanno reso il suo utilizzo sempre più comune, spesso mediante applicazione
topica di composti, oli e unguenti, contenenti cannabinoidi.
Francesca Valguarnera per APS Tutela Pazienti Cannabis Medica 12 mar 2023
Per approfondimenti:
“Phytocannabinoids in pharmacotherapy of psoriasis” da Molecules 28 feb 2023

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